Da oggi possiamo considerare la stampa 3d in metallo come uno dei processi standard e accessibili di manifattura additiva.
La stampa 3D ormai da anni è arrivata sulle nostre scrivanie e nelle nostre fabbriche. Il processo prima riservato a pochi, a causa di costi e difficoltà di utilizzo ha subito una drastica semplificazione, grazie alla quale tanti adesso possono goderne.
I principali metodi di stampa 3D sono:
- Stampa 3D FDM/FFF: stampa in polimeri plastici a filamento

- Stampa SLA/DLP: polimerizzazione di resina liquida mediante luce

- Stampa SLS: polimerizzazione laser di polveri apposite

Oggi, finalmente, è possibile accedere in modo semplice ad un’altra, rivoluzionaria, tecnologia: la stampa 3D in metallo.
Cosa è la stampa 3D in metallo?
Il processo di stampa 3D in metallo è leggermente più complesso del tradizionale metodo di stampa di polimeri plastici, infatti richiede delle lavorazioni successive per rendere l’oggetto utilizzabile.
Questo ci permette di modellare un oggetto su un CAD, prepararlo alla stampa con software dedicati e vederlo trasformarsi in un oggetto reale e tangibile in poche ore, e per di più in metallo e pronto all’uso!
Come funziona la stampa 3D in metallo?
Stampare un oggetto in metallo secondo i metodi tradizionali di stampa 3D può non apparire semplice ed infatti non lo sarebbe, se non fosse stato escogitato un piano per renderlo così!
Il filamento utilizzato per questo tipo di stampa è composto da particelle metalliche e polimeri plastici. La parte metallica servirà a dare la consistenza e tutte le proprietà tipiche dei metalli, mentre quella plastica renderà semplice la stampa in 3D del pezzo.
Il processo inizia come un normale stampaggio 3D, dopodiché si procede a lavorazioni successive:
- Sinterizzazione
- Carteggiatura e lucidatura
Sinterizzazione
Questo passaggio prevede la rimozione del polimero plastico mediante una cottura del pezzo a temperature controllate, prossime al punto di fusione del metallo. In questo modo il polimero si decompone ed evapora, mentre le particelle metalliche si fondono tra di loro, mantenendo la forma originale.
In base alla conformazione dell’oggetto è possibile calcolare a priori un coefficiente di retrazione, così da poterne tenere di conto in fase di progettazione.
Carteggiatura e lucidatura
Nell’ultima fase di lavorazione di procede ad un affinamento manuale del componente realizzato, andando a rimuovere eventuali sbavature tramite carteggiatura elettrica o manuale. Per ultimo si lucida il pezzo, che sarà ora pronto all’utilizzo.

Conclusioni
Presto questa tecnologia sarà presente nei nostri laboratori, così da poter rendere accessibile a tutte le realtà del territorio italiano, ed in particolare quello toscano, questo innovativo processo produttivo.
Se sei interessato ad avere maggiori informazioni a riguardo contattaci, saremo lieti di aiutarti.